Detto questo, non sono purtroppo molti i dati scientifici pubblicamente fruibili per determinare il valore effettivo di questa soluzione naturale e come spesso accade, brancoliamo nel buio delle poche briciole che vengono lasciate a chi le vuole raccogliere.
Pochi dati i scientifici, ma comunque molti i benefici noti
Negli anni ottanta uno studio cercò di approfondire la fondatezza di questo rimedio tradizionale. Lo studio, svolto in vitro e poi sui topi (lo citiamo volutamente) diede riscontri negativi dichiarando come la Linfa di Betulla fosse miseramente attiva rispetto ad altri antiinfiammatori, antipiretici ed analgesici noti.
Quello che sappiamo oggi invece, è che l'attività degli eterosidi terpenici (betulina) contenuti nella linfa e nella corteccia di betulla dipende dal fatto che il corpo umano ne ottiene salicilato di metile [1], estere dell'acido salicilico ovvero il più potente antiinfiammatorio, antipiretico, antidolorifico naturale noto che gli umani possono produrre internamente, semplicemente nutrendosi correttamente da fonti ricche di salicina, betulina e diverse altre sostanze.
Probabilmente (ma questa è solo una nostra ipotesi), i topi non metabolizzano allo stesso modo gli elementi attivi della linfa di betulla, per questo non rispondono allo stesso modo ad eventuali somministrazioni e l'unico modo di accertarlo sarebbero studi clinici seri finalizzati alla cura di persone umane. Ancora una volta, rileviamo la forzatura (intollerabile) nel voler certificare le funzioni farmacologiche di qualsiasi elemento a partire da studi su specie diverse (vivisezione).
Oltre a questo, abbiamo notato molta attenzione (molti studi) verso i singoli componenti contenuti nella betulla (betulina e acido betulinico, il cui potenziale attivo è ormai innegabile), ma solo come sostanze estratte, allo scopo di tradurli in farmaci di sintesi. Tali studi, tutti svolti su animali e quindi non citabili (perché non interessanti e poco etici) nel nostro progetto, solitamente terminano con incoraggianti conclusioni completamente inutili per una veloce diffusione di informazioni importanti per la salute ed il bene pubblico. Di fatto, in diverse occasioni, i l'attività farmacologica dei derivati di betulla sono stati paragonati ad acido acetilsalicilico e indometacina.
Nessun interesse, come al solito, verso l'interezza del composto della linfa, la quale potrebbe semplicemente rivelarsi efficace ed efficiente nella sua semplicità, così come afferma l'utilizzo tradizionale. Per altro, il ruolo possibile della Linfa di Betulla e quello dell'Estratto di Foglie o Corteccia, si confondono in un marasma di informazioni un po' caotiche.
Facile assunzione, costi da valutare
A causa dello scarso interesse commerciale verso la linfa di betulla in se stessa, se non come bevanda o poco più, non solo è non proprio facile (e pure piuttosto costoso) reperirla, ma è anche improbabile che sulle confezioni sia indicato qualcosa di utile da sapere sulla sua composizione che possa interessare l'attività benefica sul corpo umano. Non abbiamo al momento chiari riscontri su quantità e finalità precise. Sappiamo che la linfa di betulla viene sempre più spesso aggiunta a creme topiche contro varie forme di dolore e che tradizionalmente viene assunta contro l'artrosi, malattia degenerativa estremamente dolorosa, per placarne i sintomi e rallentare la progressione dei danni. In linea di massima, abbiamo riscontrato tra le esperienze trovate in internet una assunzione fino a due bicchieri al giorno. In commercio si trovano bottiglie da 500ml o 700ml il cui costo medio è intorno ai 18 euro. Per maggiori informazioni sui tipi di conservazione della Linfa di Betulla, rimandiamo alla scheda Linfa di Betulla. |
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Informazioni e studi sull'Efficacia: Nessuna informazione disponibile al momento. | ||||||
Informazioni e studi sull'Utilizzo: Nessuna informazione disponibile al momento. | ||||||
Informazioni e studi su Avvertenze, Rischi, Effetti collaterali: rimandiamo al documento FOR HERBAL SUBSTANCE(S), HERBAL PREPARATION(S) OR COMBINATIONS THEREOF WITH TRADITIONAL USE Betula pendula Roth; Betula pubescens Ehrh., folium. | ||||||
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