Un rimedio per...
- Acne (Acne Vulgaris)
- Afta
- Allattamento Materno (Naturale al seno)
- Allergia (Reazione Allergica)
- Ansia
- Artrosi (spondilosi) Cervicale
- Asma Bronchiale - Allergica
- Borsite (Ginocchio Lavandaia, Gomito Tennista...)
- Bruciore di Stomaco (Pirosi)
- Calcoli - Calcolosi Renale
- Candidosi (Infezione da Candida)
- Carenza di Ferro (Anemia Sideropenica)
- Cellulite Estetica
- Cervicalgia (dolore cervicale)
- Cistite (Infezione delle Basse vie Urinarie)
- Congiuntivite Batterica
- Congiuntivite Virale
- Dermatofitosi (Tigna)
- Diabete Mellito (Tipo 2): Siamo tutti a rischio, anche i bambini
- Diabete Mellito - Tipo 1
- Dismenorrea - Crampi Mestruali
- Dolore (Algesia)
- Emicrania (Mal di Testa)
- Faringite (mal di gola)
- Geloni (Eritema Pernio)
- Giardia - Giardiasi (Infezione)
- Herpes Zoster - Fuoco di Sant'Antonio
- Infezione Respiratoria (Tosse, Bronchite..)
- Influenza (Sindrome Influenzale)
- Insonnia
- Ipercolesterolemia (Colesterolo Alto)
- Iperpigmentazione - Macchie della Pelle - Macchie solari - Discromia
- Lacerazione del parto, Episiotomia, Lacerazione perineo
- Nausea
- Neoplasia (Tumore)
- Osteoratrosi (Artrosi - Artrite)
- Otite (Esterna - Media)
- Pediculosi del Capo (Pediculus Capitis)
- Pelle Screpolata
- Problematiche Varie
- Rughe e invecchiamento della pelle - Rimedi antietà
- Sistema Immunitario (Protezione del)
- Stanchezza (Affaticamento)
- Stato Infiammatorio - Infiammazione (Flogosi)
- Stipsi - Stitichezza
- Stomatite
- Tendinopatia Achillea (Tendine d'Achille)
- Trombosi
- Verruca
L'Olio di Semi di Lino può dimostrarsi un valido alleato in caso di Asma Bronchiale anche di origine Allergica. Nell'affrontare il crescente dilagare di queste forme asmatiche infatti, diversi studi hanno verificato il ruolo importante che gli acidi essenziali Omega 3 (di cui l'Olio di Semi di Lino è l'alimento vegetale più ricco esistente) hanno nello sviluppo e nella sintomatologia delle crisi asmatiche, poiché risultano inibitori della produzione di acido arachidonico e leucotrieni (elementi implicati nei processi infiammatori), e IgE, gli anticorpi specifici che possono scatenare le reazioni allergiche ed anche crisi d'asma.
Olio di Semi di Lino, un "integratore" davvero naturale.
Ma andiamo con ordine. Gli Omega 3, fondamentali per il nostro corpo perché non vengono autoprodotti, sono spesso carenti nell'alimentazione occidentale. Essi infatti sono poco diffusi negli alimenti e nella cultura occidentale i pochi cibi che ne contengono dosaggi rilevanti non sono particolarmente utilizzati, mentre al contrario, sono molto diffusi ed utilizzati alimenti ricchi degli acidi Omega 6 che, con gli Omega 3, sono in competizione.
Gli Omega 3 dicevamo sono presenti in pochi alimenti: nei pesci chiamati "pesce azzurro", nelle alghe, nelle uova, nelle noci ed in alcuni oli (lino, soia, canapa) e l'alimento che ne contiene la massima concentrazione è proprio l'Olio di Semi di Lino. Gli Omega 6 invece sono presenti in molti oli vegetali di largo consumo e basso costo come quelli tropicali, nei cereali di cui si fa ampio abuso, nei pesci, e così via.
Ciò implica frequentemente uno sbilanciamento verso gli acidi Omega 6 (il cui eccesso è stato da diversi studi associato alla tendenza ai processi infiammatori ed a patologie degenerative) e di conseguenza ed una carenza di Omega 3.
Per l'esattezza stiamo parlando di 3 acidi essenziali fondamentali: ALA (acido alfalinolenico, a catena corta), EPA (acido eicosapentaenoico, a catena lunga), e DHA (acido docosaesaenoico, a catena lunga). Tutti e tre possono essere reperiti nel cibo, mentre gli ultimi due possono essere anche metabolizzati a partire dal primo. Ed è questa la ragione per cui un olio speciale come quello di Lino diventa così efficiente. Esso infatti contiene fino al 57% del suo peso di ALA da cui il corpo umano può efficientemente ottenere tra il 5% e il 110% di EPA e circa tra il 2% e il 5% di DHA, andando a sopperire ad eventuali carenze o sbilanciamenti con l'assunzione di piccole quantità.
Gli studi.
EPA e DHA sono stati studiati come integratori appunto, in particolare nell'età pediatrica e nella prevenzione prenatale ed hanno fornito conclusioni timide, diremmo titubanti, di efficacia nel ridurre l'incidenza di sviluppo della malattia, la frequenza e la gravità delle crisi, per carenza di studi su vasta scal. Ma questi acidi restano comunque necessari per l'organismo umano, il che ragionevolmente suggerisce di pianificarne il consumo bilanciato a prescindere e tanto di più, in caso di affezioni asmatiche.
Per tale ragione da tempo, l'assunzione di questi acidi Omega 3 è suggerita a chi soffre di questi problemi, anche come fattore di prevenzione già durante la gravidanza e l'allattamento alle donne portatrici di rischio. Rispetto ad i farmaci di sintesi sopratutto, rappresentano l'occasione di ridurre l'impatto degli effetti collaterali di questi ultimi, i quali, essendo spesso assunti per lunghi periodi, lasciano strascichi rilevanti come depressione immunitaria, aumento di peso, etc..
Applicando però strettamente il concetto di Rimedio Naturale, a nostro modo di vedere il miglior apporto di un elemento nutritivo fondamentale, dovremmo garantircelo tutti attraverso l'alimentazione, piuttosto che a mezzo di costosi e concentrati integratori. In questo caso significa semplicemente favorire il consumo di oli ricchi, come quello di Semi di Lino perché, a differenza delle capsule contenenti anche concentrati o acidi già trasformati in catena lunga, rappresenta un alimento completo cui il corpo umano risponde metabolizzando in maniera ottimizzata.
L'obiezione secondo cui il tasso di conversione tra ALA da fonte vegetale ed EPA o DHA sarebbe basso rispetto ad altre fonti dove gli ultimi due sono immediatamente disponibili come il pesce e l'olio di pesce, è da considerarsi relativa. Infatti, e per ragioni ancora poco chiare, è stato riscontrato come i livelli sierici di DHA e EPA nel sangue di chi normalmente non li assume da altro che fonti vegetali ed in particolare dall'Olio di Semi di Lino, si mantengano elevati e sufficienti come in una alimentazione onnivora. C'è poi da considerare come l'alto contenuto di mercurio nel pesce e nei suoi derivati da pescaggio in mare, o di antibiotici e sostanze tossiche nei pesci allevati, renda l'Olio di Semi di Lino molto più sicuro.
Dagli integratori all'Olio Naturale.
L'assenza di studi strettamente dedicati all'Olio di Semi di Lino e la dilagante disponibilità in commercio di integratori EPA e DHA rende le informazioni pratiche sull'utilizzo del primo piuttosto scarse.
Sappiamo però che l'assunzione ordinaria di Olio di Semi di Lino per mantenere un apporto equilibrato di Omega 3 prevede 2.5 grammi circa al giorno per gli adulti, cioè un cucchiano da thé da circa 5 gr.
Per quanto riguarda l'affezione asmatica invece, sappiamo che negli studi che riportiamo sono stati somministrati quali integratori tra i 17 mg e i 26,8 mg per chilogrammo di peso di EPA e tra i 7,3 mg e i 11,5 mg per chilogrammo di peso di DHA.
Tradotto in Olio di semi di Lino e stando al tasso di conversione noto tra ALA ed EPA (5%-10%) significherebbe circa 1/2 cucchiaini ogni 6/10 kg. E' difficile essere precisi perché questi valori di conversione variano molto tra maschi e femmine ed anche in relazione al concomitante consumo di acidi Omega 6.
In gravidanza ed allattamento la dose raccomandata di integrazione è di 250 mg al giorno di EPA e DHA che corrisponde sempre ad 1/2 cucchiaini al giorno di Olio di Semi di Lino del quale si può tranquillamente abbondare senza particolari rischi, salvo personale allergia a questo elemento. Esso dovrebbe proteggere non solo dai rischi collegati all'ereditarietà delle allergie, ma anche contribuire allo sviluppo neurologico del feto, motivo in più per non farne mancare una dose sufficiente durante tutta la gestazione.
Gli acidi grassi Omega 3 contenuti nell'Olio di Semi di Lino si distruggono facilmente al contatto con aria, luce, e calore. Per tale ragione è meglio consumarli a crudo, anche aggiunti a pietanze calde ma senza danneggiarli con la cottura e conservarli in frigorifero una volta aperti, consumandoli entro i tempi consigliati sulle confezioni.
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Uno studio del 2014 afferma che sebbene non ci siano riscontri conclusivi rispetto all'efficacia curativa degli Omega 3 nel trattamento dell'asma, le prove raccolte fino ad ora sono sufficienti a supportare concretamente questa possibilità. |
"Omega-3 fatty acids and asthma in children" D'Auria E, Miraglia Del Giudice M, Barberi S, Mandelli M, Verduci E, Leonardi S, Riva E, Giovannini M. (->) |
2014 | S | S | S |
Uno studio su bambini di 18 mesi ha verificato una significativa riduzione dei sintomi asmatici nei bambini con alti livelli sierici di Omega 3, le cui madri erano state trattate in gravidanza con integratori. |
"Effect of omega-3 fatty acid concentrations in plasma on symptoms of asthma at 18 months of age" Mihrshahi S, Peat JK, Webb K, Oddy W, Marks GB, Mellis CM (->) |
2004 | S | S | S |
I risultati di uno studio del 2004 mostrano che la promozione di una dieta con un incremento di Omega 3 e la riduzione di Omega 6 per proteggere dai sintomi dell'asma è giustificata. | "Ratio of omega-6 to omega-3 fatty acids and childhood asthma" Oddy WH, de Klerk NH, Kendall GE, Mihrshahi S, Peat JK (->) |
2004 | S | S | S |
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Crediti Immagine: "Linum usitatissimum" di Hans Hillewaert - Alcuni diritti sono riservati
La Cipolla cruda, come anche il suo estratto, sono utilizzabili per trattare le reazioni allergiche ed allergie. L'utilizzo tradizionale è stato approfondito in alcuni studi i quali hanno mostrato le promettenti capacità da parte dei principi attivi di interferire con processi allergici anche gravi come l'anafilassi.
Per la precisione, i Tiosulfinati e la Quercetina (sostanza di cui la Cipolla è tra i maggiori contenitori naturali) sembrano implicati in interessanti meccanismi che possono migliorare la qualità qualità della vita in chi soffre di invalidanti allergie, per le quali tuttora esistono diverse strade terapeutiche ma nessuna consolidata come assolutamente risolutiva.
In particolare è stata studiata la capacità di inibizione da parte dei Tiosulfinati dei Leucotreni (5-Lipoossigenasi), implicati nella maggior parte delle reazioni allergiche e che normalmente vengono appositamente ostacolati con farmaci di sintesi. In altri studi, si è verificato come sempre la Quercetina agisca anche come profilassi, oltre che come Rimedio Naturale in fase acuta.
Questo semplice e ricco alimento crudo dovrebbe diventare parte della nostra cultura alimentare ed essere ulteriormente studiato per poterne sfruttare al meglio le potenzialità curative, mentre al contrario l'interesse a sviluppare maggiori studi è attualmente assente ed i dati disponibili davvero pochi.
Da notare che la Quercetina non si degrada con la cottura mentre i Tiosulfinati in genere sì. Per questo motivo la Cipolla è attiva anche cotta, ma cruda mantiene meglio tutta la sua efficacia. E' bene annotare anche che la concentrazione di Quercetina diminuisce tanto più ci si avvicina al centro dell'ortaggio.
Sul dosaggio usabile ci si può riferire a vari studi che genericamente definiscono come sicura l'assunzione di 50g cipolla fresca, 50g di succo estratto di cipolla, o 20g di estratto secco titolato. Come applicazione topica esistono studi effettuati su gel applicati localmente fino a tre volte al giorno per un mese, ma il contenuto effettivo di cipolla nel gel non è esplicitato.
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Attraverso uno studio in vitro è stata accertata l'inibizione della 5-liposigenasi in maniera dosedipendente. |
"Antiasthmatic effects of onions: inhibition of 5-lipoxygenase and cyclooxygenase in vitro by thiosulfinates and "Cepaenes" |
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In alcuni trial clinici è stata studiata la capacità della quercetina di inibire la risposta infiammatoria ed in particolare nel bloccare la produzione di mastocisti, agendo meglio dei farmaci di sintesi al momento dello studio in commercio. |
"Quercetin is more effective than cromolyn in blocking human mast cell cytokine release and inhibits contact dermatitis and photosensitivity in humans" |
2012 |
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Crediti Immagine: "Onions" di Ole Husby - Alcuni diritti sono riservati
Franescesca Geloni, carrarese di nascita, ma ormai radicata a Milano, è collaboratrice di I Natural specificamente per la parte che riguarda creatività, salute e buona cucina nell'alimentazione quotidiana: le RICETTE!
A Lei quindi ci rivolgiamo perché inventi e realizzi ricette ad hoc o perché ce ne suggerisca di estratte dal suo blog dedicato alla cucina vegana: L'Ingrediente In Più.
Attraverso il suo Blog, avendo cura degli aspetti salutistici - alimenti crudi, sani, nutrizionalmente indispensabili, etc... - Francesca condivide la sua competenza e bravura nel realizzare ricette dedicate sopratutto alla cultura fondata sulla cucina cruelty free, vegan, sostenibile e quindi perfettamente ispirata da quella stessa etica che nutre il nostro progetto.
Nel trattamento delle Verruche, spesso difficili da debellare e dolorose se plantari, un Rimedio Naturale piuttosto rinomato è l'Aglio, rimedio divenuto famoso anche alla presenza di alcuni studi che hanno cercato di verificare questa semplice pratica millenaria.
Gli studi esistenti di una certa fama sono inaccessibili (se non a pagamento), ma citati ad esempio anche dall'Healt System della Università del Michigan e confermano la possibilità di provare a debellare l'infezione locale da HPV con la semplice applicazione di fettine di aglio appena tagliato e mantenute a contatto da un cerotto, cercando di cambiarlo spesso. Per aumentare la penetrazione è bene preparare l'area eliminando la pelle in eccesso ove possibile ad esempio con una pietra pomice o altri utensili (sarà successivamente necessario sterilizzarli per evitare il diffondersi del virus!) ed immergendo per dieci minuti la parte in acqua calda, di modo da rendere la pelle più morbida e ricettiva.
Tanto più è stratificata e consistente la pelle nei pressi dell'infezione, tanto più può risultare difficile fare penetrare a fondo il potere antivirale dell'aglio. Si può allora provare con una autoproduzione altamente concentrata di Olio di Aglio (oppure acquistando in erboristeria preparati già pronti all'uso) per poter applicare il rimedio in forma liquida e quindi più versatile.
Sempre tenendo in considerazione eventuali personali allergie all'aglio, i pochi effetti collaterali noti sono relativi ad arrossamenti e bruciore nella zona circostante la lesione dove la pelle in stato di normalità è più reattiva e sensibile, ma che tendono a scomparire in breve tempo, dopo il termine del trattamento. Ciò in particolare con l'utilizzo di Olio di Aglio ad alta concentrazione, per tale ragione è consigliata l'applicazione di una crema difensiva per proteggere la pelle (si pensi ad una formula naturale a base di zinco) nell'area che circonda la zona da trattare.
Le tipiche ferite post-parto, lacerazioni, tagli cesarei o episiotomie, possono provocare dolore, bruciore ed avere bisogno di cure ed attenzione per una pronta guarigione.
I benefici dell'Olio di Iperico, noto per il potere disinfettante e cicatrizzante, sono conosciuti da tempo in ambito ostetrico nel trattamento post parto delle tipiche ferite e lesioni della pelle. Alcuni studi però hanno anche approfondito l'usabilità e l'efficienza di questo Rimedio Naturale, confermandone la bontà e portando quindi a diffonderne l'utilizzo.
Nonostante l'uso tradizionale quasi millenario, sono pochi gli studi esistenti e quasi tutti su animali che, come il nostro pubblico sa, non ci interessano.
In generale l'Olio di Iperico non provoca dolore aggiuntivo, al contrario è lenitivo e non sono noti particolari effetti collaterali. Può essere utilizzato puro sulle ferite dove aiuterà la pelle a rimarginarsi. In caso di posizionamenti delle ferite alla bocca del parto, si può colmare della garza sterile di Olio di Iperico, posizionarla a contatto con la ferita, sostituendola ogni 6 ore.
L'isolamento delle ferite e il contatto con l'Olio migliorerà i tempi di guarigione riducendo sensibilmente il rischio di complicazioni locali o di cicatrici.
Il noto effetto fotosensibilizzante dell'iperico è scongiurato dal dosaggio evidentemente troppo basso per scatenare problemi, ma in ogni caso sarà buona norma non esporre le ferite ai raggi solari, naturali o artificiali, durante il periodo di trattamento.
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Uno studio ha accertato l'efficacia dell'utilizzo dell'Olio di Iperico nel trattamento delle ferite derivanti dal parto cesareo, comprovando il miglioramento in termini di tempi di guarigione e riduzione del rischio di cicatrici |
"The effect of Hypericum perforatum on the wound healing and scar of cesarean." Samadi S, Khadivzadeh T, Emami A, Moosavi NS, Tafaghodi M, Behnam HR. (->) |
2010 | S | S | S |
Uno studio in particolare è spesso citato nei testi di riferimento, ma il testo completo non è liberamente accessibile quindi non ci è ancora stato possibile verificarlo. |
"Efficacy of Hypericum and Calendula oils in the epithelial reconstruction of surgical wounds in childbirth with caesarean section" Lavagna SM, Secci D, Chimenti P, Bonsignore L, Ottaviani A, Bizzarri B. (->) |
2001 | S | N | S |
Uno studio ha testato l'utilizzo di Olio di Iperico nel trattamento di ferite cutanee profonde del cuoio capelluto, accertando una buona capacità di accelerazione della guarigione |
"Post-surgical scalp wounds with exposed bone treated with a plant-derived wound therapeutic." Läuchli S, Hafner J, Wehrmann C, French LE, Hunziker T (->) |
2012 | S | S | S |
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Legenda:
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L'Olio essenziale di Timo ha effetti antiinfiammatori grazie alla sua speciale composizione ricca di carvacrolo e timolo. L'assenza di un patrimonio di studi a riguardo si compensa con l'esperienza tradizionale e il diffondersi delle esperienze in rete, accompagnate da pochi studi con cui si sono intuiti i meccanismi grazie a cui di fatto è efficace.
Uno studio in vitro in particolare afferma che l'oe di timo agisce inibendo la produzione di COX-2, cioè regolando il processo infiammatorio e aiutando la guarigione in seguito ad eventuale lesione, rafforzando il valore dell'utilizzo di questo olio per trattare infiammazioni articolari come la Tendinite (Tendinopatia Achillea).
Non sono chiari dosaggi e tempistiche in merito all'utilizzo reale con propositi antiinfiammatori delle articolazioni. Possiamo per ora riportare solo le raccomandazioni generiche delle case produttrici che raccomandano di diluire 10/15 gocce in 100 gr di olio vegetale, poiché sono possibili effetti di sensibilizzazione dovuti in particolare al timolo.
Inoltre, esattamente come l'olio essenziale di Origano, il contatto anche accidentale con le mucose può scatenare un forte bruciore per alcuni minuti.
Un test preliminare per accertare la tolleranza della nostra pelle consiste nell'applicare all'interno del polso un piccolo dosaggio del soluto che andremo ad usare, che in caso di irritazione, potrebbe farci deviare su un olio spesso definito irritante eppure più delicato sulla pelle: l'Olio essenziale di Origano.
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Lo studio suggerisce come il Carvacrolo regoli il COX-2 | "Carvacrol, a component of thyme oil, activates PPARalpha and gamma and suppresses COX-2 expression" Hotta M1, Nakata R, Katsukawa M, Hori K, Takahashi S, Inoue H. (->) |
2010 | S | N | N |
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Crediti Immagine: "Farigola - Tomillo - Thyme (Thymus vulgaris) 4" di Ferran Turmo Gort - Alcuni diritti sono riservati
Le moderne conoscenze sull'Olio essenziale di Timo ed in particolare sugli effetti antiinfiammatori dei suoi componenti, sopratutto quando applicati nella loro intera composizione naturale, sono da tempo consolidate. Gli studi però come sempre sono pochi, spesso fatti su animali e quindi per lo più inutili per i nostri scopi.
Riportiamo dunque un solo studio in vitro con il quale è stato approfondito il meccanismo con cui (in particolare il carvacrolo) agisce inibendo la produzione di COX-2, quindi regolando il processo infiammatorio e aiutando la guarigione in seguito ad eventuale trauma. Ciò conferma l'Olio essenziale di Timo (o i similari Olio Essenziale di Origano ed Olio essenziale di Melaleuca) come potenzialmente usabile in maniera soddisfacente in caso di infiammazioni articolari quali la Borsite in ogni sua manifestazione.
L'assenza di studi clinici rende al momento purtroppo indisponibili dati su concentrazioni consigliate a tale scopo. La raccomandazione generica da parte delle case produttrici è di utilizzarlo ampiamente diluito (10/15 gocce ogni 100 gr di olio vegetale), poiché è noto per essere potenzialmente sensibilizzante.
Inoltre, esattamente come l'olio essenziale di Origano, il contatto anche accidentale con le mucose può scatenare un forte bruciore per alcuni minuti.
Al fine di procedere in sicurezza, è spesso consigliato un test preliminare che consiste nell'applicare all'interno del polso un piccolo dosaggio del soluto che andremo ad usare per accertare la buona tolleranza. In caso di irritazione, la nostra modesta esperienza ci ha fatto verificare un più delicato approccio usando piuttosto l'Oe di Origano.
Per quello che può valere, diverse esperienze che si trovano in rete parlano invece di applicazioni con concentrazioni più alte senza particolari effetti segnalati.
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Lo studio suggerisce come il Carvacrolo regoli il COX-2 | "Carvacrol, a component of thyme oil, activates PPARalpha and gamma and suppresses COX-2 expression" Hotta M1, Nakata R, Katsukawa M, Hori K, Takahashi S, Inoue H. (->) |
2010 | S | N | N |
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Crediti Immagine: "Thymus praecox subsp. praecox (48°11' N 16°28' E)" di Hermann Falkner - Alcuni diritti sono riservati
Nonostante l'attuale (aprile 2015) carenza di studi specifici sull'efficacia o sull'usabilità dell'Olio Essenziale di Origano contro le infezioni da HPV (Human Papilloma Virus) ed in particolare per trattare le Verruche, questa soluzione è sempre più comune e diffusa. La nota affidabilità di questo olio in caso di problemi della pelle e le sue famose proprietà altamente antivirali lo hanno reso il candidato ideale a combattere queste piccole, ma fastidiose, infezioni.
Questo è un Olio Essenziale già molto conosciuto nell'ambito di altri trattamenti di tipo dermatologico e ciò lo rende ragionevolmente sicuro. Infatti, l'Oe di Origano si può applicare direttamente sulla pelle, in questo caso la zona di presenza della Verruca, meglio se un po' diluito in olio vegetale; una sola goccia su 4/5 gocce di olio di mandorle ad esempio, massaggiata un paio di volte al giorno sulla zona da trattare comporta la probabile veloce sparizione degli effetti dell'infezione poiché penetra facilmente il derma raggiungendo il virus, il quale (come moltissimi altri) non ha più modo di replicarsi e sopravvivere.
N.B.: Con questo Olio è necessario prendere le debite precauzioni per non metterlo in contatto diretto accidentale con le mucose (labbra, bocca, zone intime) tanto meno se puro, poiché provoca una forte bruciore simile a quello scatenato dal peperoncino.
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Crediti Immagine: "anti-wrinkle-essential-oils" di Honolulu Media - Alcuni diritti sono riservati
Un Rimedio Naturale piuttosto noto della cultura tradizionale, efficacie per trattare le infezioni da HPV localizzate nella pelle comunemente chiamate Verruche (ma NON GENITALI) in ogni loro forma e aspetto, è l'Acido Salicilico, ampiamente presente nell'Estratto di Salice Bianco.
Le proprietà cheratolitiche di questo elemento infatti, permettono che l'accumulo di pelle intorno alla zona di infezione si disgreghi, facilitando e stimolando la reazione del sistema immunitario e quindi l'auto-guarigione e benché gli studi su questi trattamenti siano ancora piuttosto scarsi, anche scientificamente l'argomento viene consolidato dalla presenza di questo Rimedio in molti preparati farmaceutici dedicati al trattamento della verruca.
Utilizzo
Ogni trattamento con Estratto di Salice Bianco dovrebbe essere preparato con cura, immergendo la parte in acqua calda per 5 minuti e rimuovendo parte dell'eccesso di pelle con una pietra pomice. Il trattamento solitamente è quotidiano e consta nell'applicare l'estratto in polvere mantenendolo a contatto con una fasciatura di cerotti.
E' comunque meglio limitare l'applicazione alla sola pelle sopra alla verruca e se la zona si irritasse, il medico potrebbe prescrivere soluzioni alternative o una sospensione del trattamento. In linea di massima poi, il trattamento deve mostrarsi efficacie nell'arco di 2/3 mesi, oltre i quali si può considerare fallito.
Per migliorarne l'efficacia, si può pensare ad applicare ogni tanto anche un potente antivirale come l'Olio Essenziale di Origano, poiché se l'Acido Salicilico aiuta a rimuovere la pelle che in un certo senso "protegge" il virus insediato, l'Oe di Origano può facilmente penetrare ed ucciderlo azzerando (o quasi) il rischio di recidive. L'utilizzo concomitante di questi due rimedi, sopratutto ad uso topico e distanziato nel tempo non risultano comportare interazioni dannose, ma in ogni caso è necessario leggere anche ed attentamente l'apposita Scheda "Olio Essenziale di Origano nel Trattamento delle Verruche") per poter tenere conto di come quest'ultimo necessiti di debite considerazioni e precauzioni d'uso.
E' bene ricordare che i derivati del Salice Bianco quali l'Acido Salicilico possono provocare reazioni allergiche in soggetti predisposti ed in tutti coloro che hanno già manifestato allergia per l'Acido Acetilsalicilico (Aspirina). In più, questo tipo di rimedio è altamente controindicato per chi soffre di diabete (vedi scheda).
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Una revisione degli studi esistenti del 2012 ha riconfermato che l'Acido Salicilico comporta i migliori risultati rispetto alle terapie vigenti, compresa la crioterapia. | "Topical treatments for cutaneous warts." Kwok CS1, Gibbs S, Bennett C, Holland R, Abbott R. (->) |
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Un interessante studio ha verificato come elementi naturali (quali il Salice Bianco nella formula del suo estratto) siano più efficaci dei loro principi attivi presi singolarmente nel trattamento delle verruche. | "The Effect of Clove Bud, Nigella and Salix Alba on Wart and Comparison with Conventional Therapy AUTHOR(S)Rezaei, Kobra; Jebraeili, Roghieh; Delfan, Bahram; Noorytajer, Maryam; Meshkat, Mohammad Hadi; Maturianpour, Hossein" (->) |
2008 | S | S | S |
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Crediti Immagine: "Salix alba 'Tristis' (trauerweide) 2009-04" di Klasse im Garten - Alcuni diritti sono riservati
Fagottini di cavolo verza al profumo di mandarino
(si ringrazia per la collaborazione l'amministratore e lo staff tutto)
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