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Un rimedio per...

Sono passati 10 anni!

E' incredibile eppure è vero: sono già trascorsi 10 anni da quando ho iniziato a raccogliere informazioni e studi scientifici sui Rimedi Naturali, scoprendo un mondo incredibile e decidendo di raccoglierli e pubblicarli in un sito, affinché tutti potessero attingere a questo incredibile patrimonio.

Non è stato facile, non lo è mai stato. Tantissime informazioni da controllare, tanto tempo di ricerca, tanto tempo dedicato ai tecnicismi del sito, alle immagini, alla diffusione.

Non è mai stato facile competere con altri portali, che dominano i motori di ricerca, grazie ad una impostazione molto più commerciale (secondo me molto meno affidabile e/o utile quando serve attingere ad una soluzione naturale per un problema di salute).

Di fatto, INatural.it dopo così tanto tempo, è ancora qui <3 con:

- 51 PROBLEMI CENSITI

- 63 Elementi NATURALI raccolti

- 63 INatural.it

Sono estremamente felice di questo. Il lavoro che c'è dietro supporta una idea del mondo che si rivolge alla Natura come madre e Giustizia in antitesi al mondo che vediamo oggi, fatto di manipolazioni, esperimenti audaci e privi di etica, guerre ignobili e consumismo estremo sulla pelle di chi soffre.

INatural.it è una goccia nel mare che usa la tecnologia e la scienza per ciò che di meglio possono dare: diffondere la conoscienza e il bene profondo da cui trarre libertà.

Auguro a questo mio progetto altri cento anni di vita, insieme ai tantissimi altri progetti piccoli e umili, portati avanti da tutti coloro che credono in un mondo migliore.

Eva Melodia

INatural.it

 

 

 

1. Introduzione

2. Cosa dicono gli studi

3. Come usarlo

4. Documentazone

 

Introduzione

Le Macchie scure della pelle sono un problema comune con l'avanzare dell'età, disturbanti per l'immagine che ciascuno ha di se stesso, sopratutto quando si mostrano sul viso.

Sono spesso conseguenza dell'esposizione solare e tra gli inestetismi che maggiormente motivano la ricerca di Rimedi Naturali.

Per tale motivo è florido il mercato delle creme schiarenti e la ricerca di soluzioni anche aggressive per il trattamento, poiché le creme spesso non danno i risultati sperati e resta poco altro da fare che rivolgersi alla chirurgia.

Tra i rimedi naturali noti, di tipo topico e di semplice utilizzo, c'è il Succo di Limone il quale però va usato con accortezza.

 

Il succo di limone: un alleato da conoscere

Esso contiene una altissima concentrazione di vitamina C, nota anche come Acido Ascorbico o Ascorbato che è l'elemento attivo in caso di Iperpigmentazione, ovvero Macchie scure della pelle

Il succo di limone (l'acido ascorbico che contiene) quindi, si è rivelato efficace nella depigmentazione a causa del suo effetto diretto sulla melanogenesi. Si afferma che la melanina sia un serbatoio per le specie reattive dell'ossigeno (ROS), Cu e calcio (Ca) all'interno delle cellule. Dopo il suo ingresso nel tessuto bersaglio, si lega alla melanina. Ciò provoca una carenza di ROS, Cu e Ca, con conseguente riduzione della produzione di melanina.

Il limone dunque è in grado di indurre ipopigmentazione decolorando la pelle, anche in maniera permanente.

Questo è il motivo per cui l'acido ascorbico è spesso presente nelle creme schiarenti per il viso. 

Ciò detto, possiamo scegliere se utilizzare creme di produzione fitoterapica o attingere direttamente dalla natura, con le dovute cautele.

 

L'utilizzo è semplice

L'ideale è diluire il succo di limone prefiribilmente BIO in acqua o olio vegetale e applicare sulle macchie fino ad assorbimento, evitando l'esposizione solare nelle ore successive e limitandosi alle sole aree più scure.

E' un trattamento che sarebbe dunque meglio effettuare nel periodo autunno-inverno ed è bene ricordare che il succo di limone si deteriora al contatto con l'aria, motivo per cui va utilizzato subito dopo la spremitura.

Il succo di limone poi, è altamente acido ed utilizzato puro su una pelle sensibile potrebbe causare forte irritazione. Inoltre, il limone può rendere la pelle fotosensibile, causando potezialmente lesioni profonde se ci si espone al sole. Per questo motivo anche le creme schiarenti sono fotosensibilizzanti e richiedono di astenersi dalla esposizione solare, ma su questo tema bisogna essere precisi: la fotosensibilizzazione dipende dalle flurocumarine, sostanze presenti nella buccia del limone ed in particolare nel suo olio essenziale.

 

Gli studi


Lo studio per ora significativo risale al 2009 ed ha verificato come una concentrazione di solo il 25% di acido ascorbico in un soluto, ha comportato una significativa riduzione delle macchie della pelle in 16 settimane di trattamento senza comportare particolari rischi od effetti collaterali.

 

Informazione

Pubblicazione
Anno
V
VV
U
Informazioni e studi sull'Efficacia: 
1. Uno studio del 2015 ha verificato in vitro l'attività di inibizione della melatonina, da parte della Nobilitina (presente negli agrumi), definendolo un potenziale agente sbiancante per le macchie della pelle.   Nobiletin, a polymethoxy flavonoid, reduced endothelin-1 plus SCF-induced pigmentation in human melanocytes.
Kim HJ1, Yonezawa T, Teruya T, Woo JT, Cha BY. (->)
2015 S N S
2. Una concentrazione di solo il 25% di acido ascorbico ha comportato una significativa riduzione delle macchie della pelle in 16 settimane di trattamento Clinical efficacy of 25% L-ascorbic acid (C'ensil) in the treatment of melasma (->) 2009 S N S
Informazioni e studi sull'Utilizzo: Nessuna informazione disponibile al momento.
Informazioni e studi su Avvertenze, Rischi, Effetti collaterali: Nessuna informazione disponibile al momento.
Legenda: 
"V" = Verificato
"VV" = Informazione o studio In Vivo
"U" = Informazione o studio riferito strettamente alla specie Umana

Crediti Immagine: di Stefan Schweihofer - Alcuni diritti sono riservati

1. Introduzione

2. Cosa dicono gli studi

3. Come usarlo

4. Documentazone

 

Introduzione  

Il Fieno Greco (Trigonella foenum-graecum) è utilizzato per scopi medicinali in varie tradizioni. Alcuni studi hanno dimostrato che i semi di questa pianta possono avere un effetto antidiabetico abbassando i livelli di Glucosio nel sangue a digiuno e migliorando la tolleranza al glucosio.

E' disponibile a basso costo nei paesi di tutto il mondo e viene utilizzato per vari scopi. Non sono segnalati effetti collaterali noti; pertanto, è generalmente sicuro da usare nei pazienti con Diabete o disturbi lipidici. Il fieno greco può anche essere utilizzato in combinazione con altri farmaci a base di erbe o come trattamento complementare insieme ad altri farmaci e modifiche dello stile di vita in pazienti con diabete o disturbi lipidici. Considerati i risultati dello studio citato in documentazone e le scoperte precedenti sull’effetto del fieno greco sul metabolismo, esiste il potenziale per un suo consumo e utilizzo più ampio.


Cosa dicono gli studi

Secondo recenti studi biochimici, i semi di fieno greco hanno proprietà antidiabetiche prolungando il tempo di svuotamento gastrico e riducendo l’assorbimento di Glucosio nell’intestino tenue a causa del loro alto contenuto di fibre. Ciò rallenta il metabolismo dei carboidrati e abbassa i livelli di glucosio nel sangue. Inoltre, favorisce un ripristino delle cellule pancreatiche salvaguardando le cellule β e un aumento dei livelli sierici di insulina mediante la stimolazione della rigenerazione delle cellule insulari (o del rilascio di insulina da cellule insulari preesistenti). 

Il fieno greco stimola anche l'attività della glicogeno sintasi e promuove la produzione di glicogeno epatico e muscolare. Ciò promuove la rigenerazione del glicogeno impoverito, diminuisce le citochine proinfiammatorie e gli enzimi pancreatici e regola i profili lipidici sierici e l'attività degli enzimi metabolici dei carboidrati sensibili all'insulina. Il fieno greco può aumentare la sensibilità all’insulina migliorando l’azione dell’insulina a livello cellulare, abbassando i livelli di HbA1c utilizzando il glucosio nei tessuti periferici e mantenendo i livelli di glucosio nel sangue. Non solo il fieno greco influisce sullo zucchero nel sangue, ma numerose revisioni suggeriscono anche un ruolo nel miglioramento dei profili lipidici, rendendolo adatto ai disturbi metabolici. Potrebbe essere possibile che esistano meccanismi d’azione correlati del fieno greco in cui le sue proprietà biochimiche potrebbero essere correlate al metabolismo degli zuccheri, dei lipidi o di entrambi.

 

Come utilizzarlo

Gli studi randomizzati hanno mostrato che la durata del trattamento superiore a 8 settimane comporta una migliore riduzione dei livelli di FPG (Glicemia plasmatica a digiuno).

Il consumo è stimato da 5 ai 30 grammi 2-3 volte al giorno. In particolare, uno studio su 60 pazienti con HbA1C (emoglobina glicata) fuori controllo, ha evidenziato un netto miglioramento dei valori, con 30 gr di polvere al giorno suddivisa in più somministrazione senza effetti collaterali.

NB: Contenendo molte fibre, in caso di intestino impigrito potrebbe dare origine ad ad una improvvisa ripresa dell'attività mocrobica provocando gas intestinali, gonfiore addominale, crampi e diarrea.

Documentazione

Informazione
Pubblicazione
Anno
V
VV
U
Informazioni e studi sull'Efficacia

- In questa revisione degli studi del 2022 vengono verificate le affermazioni su come il Fieno Greco sia utile nel controllo dell'iperglicemia diabetica

"Effetto del fieno greco sull'iperglicemia: una revisione sistematica e una meta-analisi"

2022

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Informazioni e studi sull'Utilizzo
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Informazioni e studi su Avvertenze, Rischi, Effetti collaterali
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"V" = Verificato
"VV" = Informazione o studio In Vivo
"U" = Informazione o studio riferito strettamente alla specie Umana

Crediti Immagine: "Andrea Moro
© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
Distributed under CC-BY-SA 4.0 license"

 

1. Introduzione

2. Cosa dicono gli studi

3. Come usarlo

4. Documentazone

 

Introduzione  

La Lavanda è uno dei più antichi alleati della salute umana, conosciuta ed utilizzata con metodo già nel Medioevo.

Tra i tantissimi utilizzi noti di questa preziosa pianta, poco diffusa è la consapevolezza di come (e quanto) agisca sul nostro umore e stati d'animo, aiutando in caso di di ansia.

Queste proprietà sono state da tempo osservate e confermate anche da studi scientifici, sempre più interessati al conoscere approfonditamente le potenzialità di ciò che ci offre la natura nell'ambito del trattamento esclusivo (o concomitante a farmaci come le benzodiazepine) dei disturbi dell'umore.

 

Cosa dicono gli studi

L'olio essenziale di Lavanda è un miracolo della natura. Contiene due monoterpeni in particolare, linalolo e linalil acetato, capaci di influenzare il nostro sistema nervoso centrale, probabilmente grazie all'interferenza con la produzione di Glutammato K e GABA, i neurotrasmettitori utili a scatenare le dinamiche dell'eccitazione.
Questa proprietà, unita alla piacevolezza dell'aroma di lavanda, risulta quindi eccellente come Rimedio Naturale quale sedativo (ma non solo), privo di effetti collaterali.

 

"La lavanda è stata utilizzata in uno studio nel trattamento dei disturbi d’ansia e delle condizioni correlatein tre studi clinici che hanno valutato l'efficacia della preparazione orale di olio di lavanda (silexan; un olio essenziale prodotto dai fiori di lavanda mediante distillazione a vapore). Somministrata una volta al giorno alla dose di 80 mg/giorno, nel disturbo d'ansia subsindromico (misto) e nel disturbo d'ansia generalizzato, così come irrequietezza e agitazione. L’effetto ansiolitico della lavanda è stato superiore al placebo in 221 pazienti affetti da disturbo d’ansia.
Inoltre, la lavanda ha migliorato i sintomi associati come irrequietezza, disturbi del sonno e disturbi somatici e ha avuto un influsso benefico sul benessere generale e sulla qualità della vita. In linea con questo studio, è stata studiata l’efficacia di un’assunzione per 6 settimane di una preparazione orale di olio di lavanda (Silexan, 80 mg/giorno), rispetto al lorazepam, negli adulti con disturbo d’ansia generalizzato. Questo studio indica che la lavanda migliora efficacemente l’ansia generalizzata paragonabile a 0,5 mg di lorazepam al giorno ...
L'attenuazione dell'ansia e il miglioramento dell'umore sono stati segnalati in trentasei pazienti ricoverati in un'unità di terapia intensiva, che hanno ricevuto aromaterapia con olio di lavanda (diluito all'1% di concentrazione)...
Gli stessi risultati sono stati riportati per quattordici pazienti di sesso femminile in trattamento con emodialisi cronica... Un sondaggio condotto in un reparto di degenza neurologica di lunga degenza ha mostrato un aumento dei punteggi dell'umore e una riduzione del disagio psicologico in seguito all'aromaterapia con lavanda accompagnata da melaleuca e rosmarino...
Uno studio sull’effetto dell’aromaterapia alla lavanda (diluita al 2% di concentrazione) sull’ansia e sulla depressione nelle donne ad alto rischio dopo il parto ha mostrato un miglioramento significativo della Edinburgh Postnatal Depression Scale e della Generalized Anxiety Disorder Scale dopo quattro settimane consecutive di somministrazione di lavanda. L'odore della lavanda riduce l'ansia nei pazienti odontoiatrici..." vedi
 

Come utilizzarlo


L'olio essenziale di Lavanda può essere assunto puro, toccato a mani nude e inalato senza gravi effetti collaterali e controindicazioni (salvo personale allergia), ma è bene approfondire gli aspetti legati ad un utilizzo sicuro dell'Olio Essenziale di Lavanda nella scheda di base.

 

Come tutti gli oli essenziali, è estremamente volatile e non diluibile in acqua.
Per trattare l'ansia, sembra essere molto efficacie l'inalazione, in un tempo utile di almeno 10 minuti.
E' quindi ideale sciogliere 3 gocce di olio essenziale di Lavanda in poche gocce di olio vegetale e mantenerlo vicino al naso, ad esempio impregnando uno straccetto di cotone da posizionare sul cuscino dove dormiamo, allontanandolo in caso il profumo risulti troppo forte.
Può anche essere massaggiato direttamente sulla pelle.
Sono stati studiati anche gli effetti dell'ingestione, solitamente 80 mg/die e non risulta avere significativi effetti secondari. Si possono assumere dunque 3 gocce con un cucchiaino di marmellata o altro di gradevole, prima di coricarsi e/o al bisogno.
In commercio esistono diversi prodotti fitoterapici a base di olio essenziale di lavanda, già pronti al consumo e disponibili in erboristeria, parafarmacia e farmacia.

 

Documentazione

Informazione
Pubblicazione
Anno
V
VV
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Informazioni e studi sull'Efficacia

- In questo articolo esaustivo, sono riportati una serie di studi significativi di tipo clinico, sull'efficacia della Lavanda (dei suoi componenti attivi) contro stress e ansia.

"Lavender Oil for Anxiety and Depression

Review of the literature on the safety and efficacy of lavender"

2014

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Informazioni e studi sull'Utilizzo
- Nessuna informazione disponibile al momento.
Informazioni e studi su Avvertenze, Rischi, Effetti collaterali
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Legenda: 
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"U" = Informazione o studio riferito strettamente alla specie Umana

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Nota Bene: questo articolo è (speriamo) piuttosto approfondito, quindi richiede un po' di tempo di lettura. Se state cercando solo e velocemente una ricetta per il lavaggio dei pavimenti, potete aprire le schede delle singole ricette e solo successivamente approfondire la lettura. Altrimenti vi consigliamo di prendere visione di tutti i dettagli, ad esempio relativi ai tipi di pavimenti che vi interessa trattare.

 

Un estratto per combattere il dolore dalla notte dei tempi

L'Estratto di Salice Bianco è legato alla tradizione ed alla mitologia così profondamente e da così tanto tempo, da poter essere considerato un Rimedio Naturale per eccellenza. I Cinesi ne conoscevano le virtù ben prima che quello che consideriamo "padre della medicina", Ippocrate, ne citasse l'utilizzo (circa 400 anni prima della nascita di Cristo) in generale per trattare il dolore, i dolori del parto, i dolori articolari e moltissime altre affezioni. 

 

Introduzione

Origano e iperglicemia

Cosa dicono gli studi

Come usare l'origano nell'iperglicemia

 

 

Origano, l'erba della felicità.. e della salute

 

Anticamente noto come Erba della Felicità, questa pianta continua a distinguersi per le tantissime possibili applicazioni come Rimedio Naturale, gentile, affidabile, efficiente.

La chiave d'azione è ovviamente da imputare ai tanti polifenoli concentrati nelle foglie di questa delizia che quotidianamente può allietare il palato, e che va ad aggiungersi al Basilico [prossimamente] ed al Rosmarino [prossimamente] tra le piante aromatiche che ben oltre il piacere della tavola, possono regalarci una salute migliore e magari una vita più lunga. 

 

L'Origano può contrastare l'iperglicemia

Di recente è stato studiato insieme ad altre piante aromatiche in quelle che possono essere le potenzialità come cura naturale contro il diabete di tipo due, fornendo promettenti risultati. 

 

I componenti biottivi dell'origano infatti, sembrerebbero agire contro un bersaglio tipico di alcuni farmaci anti-diabete chiamato dipeptidil peptidasi IV (DPP-IV). Questi farmarci però, le gliptine, sono stati associati a maggiore rischio di tumore (vedi articolo su Farmacovigilanza) mentre l'origano, al contrario, è in corso di riscoperta anche e proprio come antitumorale [prossimamente]. 

 

Cosa dicono gli studi

Nel 2014, è stato pubblicato sull'ACS Journal of Agricultural and Food Chemistry, uno studio dal titolo "Bioactive compounds from culinary herbs inhibit a molecular target for type 2 diabetes management, dipeptidyl peptidase IV." [4] che aveva lo scopo di analizzare alcune spezie acquistabili comunemente (origano greco, origano messicano, rosmarino e maggiorana [prossimamente]) nella loro capacità di inibire DPP-IV e tirosina fosfatasi 1B (PTP1B). Questi enzimi che svolgono un ruolo nella secrezione di insulina e mediazione dell'insulina, sono risultati inibiti da alcune sostanze attive dette flavonoidi, fornendo spunti per la ricerca.

 

Lo studio ha attribuito le migliori performance in particolare all'Origano Messicano, ma poiché in Italia è di difficile reperimento ed il contenuto di carvacrolo elevatissimo nell'origano greco (quello più comune nella nostra zona) è stato a sua volta associato a forti benefici nel controllo dell'iperglicemia (purtroppo solo in studi su animali... ), possiamo ipotizzare che anche affidarci alla più nota pianticella che possiamo coltivare sul balcone sia una buona prospettiva. La piccola abitudine di utilizzare origano per cucinare, unitamente ad altri Rimedi Naturali in grado di agire similmente, potrebbe portarci un giorno a gestire (e prevenire) problemi di diabete, senza il ricorso ai farmaci...forse.

 

Successivamente sono stati fatti alcuni studi che hanno ampiamente rinforzato questi risultati, proprio per quanto riguarda Origanum Vulgare, anche sul diabete di tipo 1, ma solo su topi, la cui induzione forzata al diabete non solo è ignobile ma dal nostro punto di vista pure inutile tanto quanto eventuali esperimenti su di essi. Dunque non abbiamo punti di riferimento su quantità ed efficienze, ci si può riferire solo alla storia ed alla tradizione, supportate da questo inizio scientifico in attesa come al solito di qualche iniziativa di tipo clinico.

 

Consumare origano spesso: una buona abitudine.

In linea di massima sappiamo dalla storia dell'umanità che l'origano è un alimento sicuro. I risultati incoraggianti si sono avuti sia utilizzando le foglie fresche che essiccate sebbene in leggero diverso rapporto quindi possiamo assumere come buona prassi l'utilizzo sia in forma fresca, coltivandolo facilmente in giardino o sul balcone, che sotto forma di spezia alimentare essiccata.

Negli studi esistenti poi si fa riferimento ad estratti acquosi o metanolici, il che non facilita il comprendere come e quanto origano possa aiutare davvero a gestire e prevenire il diabete. Chi ne soffre già però potrebbe semplicemente adottare questa buona pratica, quella di assumerlo costantemente, oppure anche assumerlo con integratori esistenti in capsule, disponibili anche nelle farmacie. Questi ultimi sono noti anche per essere innocui, quindi possono essere adottati nella quotidianità così da valutarne i benefici. 

In fase di prevenzione però, perché come già detto siamo tutti a rischio (vedi articolo), si può semplicemente adottarlo fresco, nella cucina di ogni giorno come buona norma alimentare. 

 
 
Informazioni e studi sull'efficacia Pubblicazione Anno V VV U

Uno studio ha verificato l'efficacia di alcune spezie comuni tra cui l'origano, nel facilitare l'insulina inibendo DPP-4 
"Antifungal activities of origanum oil against Candida albicans"
Manohar V1, Ingram C, Gray J, Talpur NA, Echard BW, Bagchi D, Preuss HG. (->)
2014  N S
Informazioni e studi sull'Utilizzo
- Nessuna informazione disponibile al momento.
Informazioni e studi su Avvertenze, Rischi, Effetti collaterali
- Nessuna informazione disponibile al momento.

 


 

Crediti Immagine: "Oregano" di tibbygirl

 
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Un estratto dalla notorietà antica

L'Estratto di Salice Bianco è utilizzato da moltissimo tempo come Rimedio Naturale [1], fin dall'inizio della storia della medicina. Già Ippocrate, padre della medicina, ne contemplava l'utilizzo (circa 400 A. C.) ed in generale è stato usato per trattare i dolori articolari, il mal di testa, l'artrite, e la dismenorrea, etc...

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